RECENSIONI - Italia

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"Il debutto solista di Marco Zanotti racconta un mondo sonoro personale fatto di curiosità (tanta), di viaggi, di ricerche, di studi, di sperimentazione, di avventure, di volti e di storie. Riuscire a condensare questo bagaglio in suono trascurando (per una volta) il suo strumento d’elezione (la batteria e gli strumenti a percussione più in generale) è la scommessa vinta da Re-Flexio"

Borguez, The New Noise

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"Quello di Marco è un suono originale, esotico e piacevolmente organico che tocca world music, ambient ed elettronica, attuando un’interessante fusione primitivo/futuristica, per citare il maestro Jon Hassell. Ci sono inoltre curiose tracce di minimalismo, non a caso, compositori come Steve Reich, hanno sempre attinto dalla tradizione musicale africana e dalla sua innegabile energia propulsiva e quasi trascendentale. Anche qui naturalmente, il ritmo è l’indubbio protagonista del disco ma rappresenta solo la parte di un microcosmo ben più complesso e articolato."

M. Calloni, Blogfoolk

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"La world music diventa qualcosa di intimo e riflessivo. Un’opera molto originale, minimale eppure ricca d’accenti, dove il mood è unitario, ma in cui le suggestioni cangiano poeticamente in un turbine di evocativa emozione."

L. Brunetti, Buscadero

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"Si incontrano sguardo umano e natura, abitata da musiche a cui è impossibile attribuire una provenienza, in grado di creare nella mente di chi ascolta geografie inedite."

A.B. Averame, Rumore

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"La realtà che Zanotti si è preso la briga di raccontarci è quella del presente. O meglio, ha provato a darci un diverso modo di affrontarlo – e affrontarci – lasciando spazio quando più possibile alla pura contemplazione, mai superficiale. Chi vorrà addentrarsi in queste profondità troverà un grande senso di pace, e una bellissima musica."

Rockit

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"Con la passione che gli è propria il musicista fa riaffiorare in quest’opera intensa anni di ricerca e di raccolta di suoni dal mondo, lungo i suoi viaggi fisici e mentali."

G. Dal Soler, Blow up

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"Un lavoro ispirato, dal suono personaliossimo, arricchito di molti ospiti, destinato a piacere non solo agli appassionati ma ad un pubblico più grande, che ama sperimentazione, jazz e world music."

S. Bardazzi, Rockerilla

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